Eliza Schuchovski dirige nella città di Itajaì (Santa Caterina, Brasile) un team di dieci Architetti tutto al femminile, con cui ha firmato alcuni tra i più prestigiosi progetti residenziali del territorio.
Tra queste Panoramic House, una magnifica residenza premiata con il Central & South America Property Awards Development edizione 2019-2020 nella categoria “Architecture Single Residence Brazil” e insignita recentemente del Golden A’ Design Award nella categoria “Architettura”. Tra i materiali scelti per la sua realizzazione, anche le lastre Laminam.
Qui ci racconta cosa è per lei l’Architettura, cosa significhi progettare sostenibile e guidare una squadra di tutte donne, tra creatività, benessere e futuro.
Da dove nasce l’ispirazione per un’architetta pluripremiata come lei?
L’ispirazione dei progetti di Schuchovski Arquitetura nasce dall’identità di ogni famiglia.
L’armonia con l’essenza dei residenti permette infatti all’architettura di raggiungere la sua massima espressione: favorire le relazioni familiari, contribuire alla routine dei residenti, donare una sensazione di sicurezza e comfort, consentire un collegamento con la natura e accogliere nuovi comportamenti e abitudini. È così che si manifesta l’essenza brasiliana, così presente nei nostri progetti.
Ripete spesso che le sue realizzazioni sono accomunate da una sua idea chiara e originale dell’architettura: agevolare le relazioni umane e il benessere.
L’architettura può fare la felicità?
L’architettura trascende il concetto di “creazione di spazi fisici”. Può infatti contribuire a creare un senso di tranquillità, armonia, appartenenza, comfort, sicurezza, oltre a favorire nuovi comportamenti e abitudini, ad esempio incentivando le interazioni sociali, il contatto con la natura e quindi anche l’esperienza personale. In questo modo, un’architettura che tiene conto delle esigenze specifiche dei suoi utenti può contribuire a una vita più felice.
La sua è una squadra di donne. Qual è la ricchezza più grande di un team tutto al femminile?
La Schuchovski Arquitetura è sostanzialmente una squadra di dieci donne che riflette in tutti i progetti la prospettiva femminile, meticolosa e attenta. L’attenzione al dettaglio, così come l’empatia con il cliente e con le sue esigenze più profonde si sposano perfettamente con l’animo femminile. Senza pensare alla flessibilità e alla creatività che ci contraddistinguono e che ci permettono di tradurre le idee in estetica, funzionalità, sicurezza e comfort. Essere parte di un team come il nostro significa contare quotidianamente su collaborazione e sostegno reciproco: la nostra affinità ci ha portato a una cultura del lavoro più positiva e produttiva.
Nella presentazione del suo studio - la Schuchovski Arquitetura - afferma: “le sfide sono il nostro mezzo di espressione”. Uno sguardo positivo alle criticità, un plot twist interessante. Ci spiega meglio questo concetto?
Per noi, le sfide di ogni progetto sono opportunità di espressione creativa e di innovazione.
Dopo un attento studio del luogo, del cronoprogramma e del briefing, delle condizioni naturali e delle normative locali, lavoriamo sodo per conferire a ogni progetto una propria narrativa.
Nessuna casa è uguale all’altra! Ciascuna è il risultato di decisioni e sfide affrontate che noi interpretiamo come mezzo per esprimere la nostra creatività.
La Schuchovski Arquitetura ha sede a Curitiba, considerata la capitale ecologica del Brasile. Metropoli multiculturale e cosmopolita, è stata spesso premiata per il suo impegno concreto a una sostenibilità ambientale moderna e riscontrabile nei fatti.
Cosa significa per lei “progettare sostenibile”?
Crediamo fortemente nel potere dell’Architettura nel recuperare l’essenziale delle nostre vite.
La “sostenibilità” oltrepassa i limiti di un approccio progettuale e sconfina là dove si creano connessioni con ciò che ci circonda.
Progettare sostenibile per noi significa quindi ricercare soluzioni che ottimizzino l’uso delle risorse naturali e riducano al minimo gli sprechi, valorizzando il rapporto con la natura e promuovendo il benessere dei suoi fruitori.
Per la meravigliosa Panoramic House ha scelto le grandi lastre Laminam a pavimento e a rivestimento delle scale. Cosa l’ha fatta innamorare di queste superfici?
La tavolozza dei materiali scelta per Panoramic House è stata attentamente curata con l’obiettivo di creare un’identità di progetto che trascenda i concetti di spazi interni ed esterni, fondendo l’architettura con la natura. Pertanto, a tutte le specifiche di finitura è stata applicata una meticolosa attenzione alla composizione dei colori e delle texture.
Laminam ha contribuito a questo effetto in modo delicato, fornendo una base su cui integrare altre finiture, plasmando così la personalità di questo progetto.
La sua personalissima top five in termini di architetti internazionali?
Frank Lloyd Wright, Bjarke Ingels, Mies van der Rohe, Zaha Hadid, Oscar Niemeyer.
Ci dice un solo elemento a cui non potrà rinunciare la casa di domani?
L’architettura – e questo dovrebbe essere per sempre – deve facilitare la connessione con l’ambiente circostante e fondersi con il paesaggio.
Credo che l’architettura del futuro sarà molto più organica e complessa, con strutture e volumi che si adattano all’ambiente circostante e permettono al paesaggio e alla natura di essere sempre più integrati nelle città.
La tecnologia, inoltre, sarà una vera alleata. La Schuchoviski Arquitectura è da sempre votata all’aggiornamento continuo sulle ultime tecnologie e processi.
Ne è un esempio l’uso di BIM (Building Information Modeling), che prevede la creazione e la gestione di informazioni dettagliate per gestire i nostri progetti in modo integrato ed efficiente.