Villa Glass House

Una prestigiosa abitazione incastonata nella bellezza di una località altrettanto prestigiosa: a Forte dei Marmi, Villa Glass House è una celebrazione del minimalismo per i suoi volumi squadrati e nitidi, le superfici dai colori luminosi e le ampie vetrate.

Luogo Forte dei Marmi, Italia
Anno 2022
Architetto Antonio Tanzini
Applicazioni Arredo & Design, Rivestimenti Parete
Tipologia progetto Casa privata

Un gioiello residenziale nella Toscana più glamour

Forte dei Marmi è una delle località balneari più rinomate e prestigiose della Versilia. Splendidi giardini, orti e prati si alternano a lussuose ville immerse nel verde.

Affacciata sul Mar Tirreno e circondata da una spiaggia di sabbia finissima color oro, la città somiglia a un gioiello incastonato fra la costa e le Alpi Apuane dove Michelangelo sceglieva i suoi marmi migliori.

In questo scenario unico si colloca Villa Glass House, un progetto residenziale seguito dall’architetto Antonio Tanzini: è un’abitazione monofamigliare di ampia metratura caratterizzata da spazi moderni e funzionali e abbondanti pareti vetrate in un suggestivo dialogo fra interno ed esterno, uomo e natura.

Ispirata nelle sue forme dai grandi maestri del razionalismo quali Mies van der Rohe e Richard Neutra, Glass House si caratterizza per i suoi prospetti differenti e frammentati dove domina l’asimmetria. La zona giorno costituisce la parte preponderante del complesso, mentre la zona notte si articola in una serie di cluster rettangolari componendosi in cinque suite, di cui la padronale al piano rialzato. Entrambe le zone affacciano su di un’ampia piscina che comprende una spiaggetta prendisole e una parte più profonda adatta a praticare il nuoto. Un ponticello conduce all’ingresso principale, lato mare.

La luminosità di Calce Avorio, l’abbraccio caldo di Fokos Rena

Per il rivestimento della vasca e delle sue adiacenze l’architetto Tanzini ha voluto affidarsi alle qualità estetiche e prestazionali delle grandi lastre Laminam. La collezione Calce nella tinta Avorio è stata identificata come la soluzione che per colore e matericità più si avvicina al travertino, pietra naturale protagonista del progetto. Con Avorio, Calce supera la purezza del bianco candido coniugando in una sintesi estremamente raffinata la freschezza di suggestioni domestiche e una sensazione di calda accoglienza. Nel definire il suo collocamento come rivestimento piscina è stata considerata anche la percezione finale del materiale a vasca piena d’acqua, visivamente più scura rispetto a quella a vasca vuota. Questo gioco di variazioni è influenzato anche dalla luce: quella naturale crea sull’acqua movimenti cromatici sempre diversi a seconda dell’ora del giorno, delle condizioni meteo e della stagione; quella artificiale, più statica, modula i suoi effetti in relazione alla temperatura della luce stessa: fredda se bianca, più calda se gialla.

Grazie alla sua luminosità Calce Avorio riflette neutralmente ogni condizione di luce, una qualità che la rende facilmente integrabile anche nell’ambiente naturale circostante.

Troviamo la candida purezza di Calce Avorio anche nei sette bagni, in abbinamento con la collezione Fokos tinta Rena utilizzata per i top.

Fokos trae la sua ispirazione dagli elementi primordiali della natura: roccia, rena, piombo, terra e sale. Il beige, matrice di tutti i colori della serie, viene declinato nelle sue varianti per offrire sfumature calde nella composizione degli spazi. Rena è fra tutte la colorazione più rilassante, una tonalità che si associa d’istinto alla morbidezza della sabbia in una spiaggia assolata. Una superficie vellutata che conferisce una sfumatura calda nella composizione degli spazi interni, suscitando accoglienza e sicurezza. In abbinamento a Calce Avorio realizza appieno le valenze estetiche alla base del progetto, che si serve della composizione cromatica per conferire all’edificio un’astrazione figurativa generale. Le tonalità chiare – tali sono Calce Avorio e Fokos Rena di Laminam – trasferiscono alle forme già elementari dell’edificio una qualità ancora più dematerializzante e minimalista, spogliando la villa di ogni orpello decorativo superfluo.