Villa Ionica

Un dialogo tra forme, colori e materiali

Villa Ionica è uno dei più pregnanti esempi della Mediterraneità come modalità di approccio al progetto, per come la definisce lo Studio Iraci Architetti: una fertile relazione tra materia e forma, cultura e paesaggio, terra e mare. Un progetto integrale dove nulla viene lasciato al caso, e dove tutto concorre a un’esperienza dell’abitare che mette al primo posto armonia e benessere delle persone.

Una casa, nonostante la sua ambientazione marina, pensata per essere vissuta tutto l’anno e progettata con grande attenzione per le dinamiche interno-esterno e per la sostenibilità ambientale. Il risparmio energetico è stato ottenuto grazie al tetto aggettante nella parte del soggiorno a sud che evita l’irraggiamento diretto sulle grandi vetrate, e al rivestimento con doppio cappotto interno ed esterno nella zona notte che assicura una temperatura gradevole anche d’estate senza il bisogno di aria condizionata.

Luogo Catania, Italia
Anno 2019
Architetto Antonio Iraci
Applicazioni Facciate esterne, Rivestimenti Parete
Tipologia progetto Casa privata

Le striature tipiche del Bianco Lasa, richiamano l’effetto della salsedine

Tanto i rivestimenti interni ed esterni quanto i pavimenti sono stati realizzati con lastre di grande formato 1620 x 3240 mm Laminam della serie I Naturali nella colorazione Bianco Lasa e nello spessore Laminam 5. Nel riproporre materiali dell’architettura classica e della tradizione architettonica italiana, queste lastre sono state la scelta ideale per dare forma a una suggestiva dialettica fra la luminosità della ceramica e i colori del cielo e della vegetazione circostante. Le striature tipiche del Bianco Lasa, richiamando l’effetto della salsedine sulle superfici, hanno reso l’insieme ancora più sofisticato ed elegante.

Nei pavimenti, l’uso di lastre Laminam – resistenti agli urti, alle macchie e ai graffi – soddisfa le esigenze di funzionalità, longevità e pulizia così fondamentali in un ambiente a stretto contatto con la natura e dove le aree calpestabili sono percorse a piedi nudi o su cui è frequente ritrovare tracce di terra e di sabbia.